1a formazione (1963/64):
Alessandro Bertazzoni tastiere – Pippo Cavalleri basso – Ferdinando Peli sax – Walter Ferrari batteria.
Camillo Cinelli chitarra (in sost. di Peli) – Gino Porra batteria (in sost. di Ferrari) – Sergio Sala batteria, voce, timbales (in sost. di Porra) – Enrico Cordoni batteria (in sost. di Sala che passa alla voce) – Mario Chiesa sax – Emilio Carmeli sax contralto, voce – Vanni Cordoni sax tenore, clarinetto – Giovanni Bello sax – Roberto Bottini trombone – Ferdinando Ercoli tromba – Bruno Mazzetti voce (in sost. di Carmeli) – Franco Gardoni chitarra (in sost. di Cavalleri) (ex Tuareg) – Wncenzo Gardoni chitarra (in sost. di Cinelli)
Il loro nome significa “Gruppo di Gatto Silvestro”, tradotto nello sbrigativo genitivo sassone di Silvesters. Furono probabilmente uno dei gruppi, forse è meglio dire orchestra, fra le più quotate e richieste per almeno un decennio, gli unici in grado di competere a livello di fans e locali prestigiosi con i Dollari, rispetto ai quali avevano un repertorio più all’avanguardia.
ll loro organico subì vari aggiustamenti nel tempo, ma sicuramente tutti i musicisti erano di ottima levatura. Il primissimo nucleo era formato da Bertazzoni, Peli, Cavalleri e Ferrari. quasi subito entrò Cinelli in sostituzione di Peli,
e ci volle un anno per fissare un batterista, poiché in poco tempo si alternarono Ferrari, Porra, Sala e, finalmente, Enrico Cordoni, che permise a Sala di diventare la voce solista.
Con questa formazione fecero un salto di qualità, preferendo un repertorio classico e ballabile allo stesso tempo, la famosa “musica d’atmosfera” (Sinatra, Martino, DiCaprierano gli artisti preferiti). Quando entrarono nella formazione Vanni Cordoni e Giovanni Bello, con una sezione fiati del genere poterono esplorare il mondo del rithm & blues che incalzava alla grande (e che loro amavano tanto), e sapientemente alternavano i vari generi musicali, a testimonianza della loro proverbiale professionalità con cui sapevano intrattenere il pubblico: era il loro modo per sancire la loro natura di musicisti vero, e non di “rockettari”.
Per un breve periodo il nome mutò in Silvester’s Group Seven.
Allo stesso tempo diedero vita a un Silvester’s Club che organizzava feste, gare e manifestazioni varie, creando un giro di amicizie e di fans veramente notevole, soprattutto nel centro di Brescia, di cui erano originari, poiché avevano la sala prove in un sotterraneo di Piazza Vittoria. Per un certo periodo gestirono, tramite Carmeli, la Tavernetta Astoria di Gardone Riviera, che, ovviamente, divenne la loro “tana” Erano conosciuti in tutta l’alta Italia, dove suonarono spesso “tirando la serata” a gruppi ed artisti famosi dell’epoca (Quartetto Cetra, Mario Pezzotta, Demis Roussos, Morandi Dalla, Ranieri, Nomadi, Vanoni Paoli): in quegli anni la serata verteva su un’ora e mezzo circa di musica e ballo con l’orchestra di base, quindi un’altra ora se ne andava per l’attrazione della serata e info ne, fino a notte fonda, continuava l’orchestra, che si sottoponeva in tal modo a tours de force notevoli. Si ricordano esibizioni al Principe e Savoia di Milano, in una serata di gala con Tony Dallara, la Vanoni e i4+4 diNora Orlandi, e anche all’Hotel Gambero di Brescia, dove si esibirono con artisti del calibro di Pino Calvi, Gil Cuppini e altri orchestrali della Rai. Al Teatro Grande di Brescia suonarono con Johnny Dorelli e a Campiglio fecero una serata con Ornella Vanoni.
La loro attività fu sicuramente a carattere professionale, tant’è vero che erano fra i pochi ad avere un manager che organizzava loro esibizioni in ogni tipo di locale. Furono il gruppo di Tony Dallara per circa due anni, col quale fecero una memorabile tournée in Bulgaria nel luglio del 1969 con 18 concerti in 22 giorni, conseguendo un notevole successo in stadi e teatri gremiti da migliaia di spettatori.
Sempre nel 1969 a Taglio di Po fecero da spalla a Lucio Baftisti, accompagnato dalla Formula Tre. Ricorda Enrico Cordoni:Put sembrare quasi irrispettoso dirlo, ma quella sera eravamo conquistati dalla bravura della Formula Tre, mentre Battisti non ci fece una grande impressione../’. In altre occasioni si alternarono sul palco con i NuoviAngeli.
Pare che Bertazzoni fosse stato il primo a Brescia ad avere il famoso organo Hammond (fatto arrivare dagli USA da Bruno Riccardi nel 1965) uno strumento che avrebbe caratterizzato Ia musica negli anni a seguire: questo particolare é per lui motivo dorgoglio ancora oggi! Con Ia defezione di Cinelli e Cavalieri, entrarono nel gruppo in tempi diversi ifratelli Gardoni, (ex Tuareg).
Carmeli fu sostituito da Bruno Mazzetfi (voce) e Bello fu sostituito da Ercoli (ex Taglia pietre) alla tromba. Ad un certo punto, anche Enrico Cordoni, che gié aveva militato nei 5 di Brescia e poi, per qualche mese, nel J.B.Club, lasciò il gruppo, perché si ricordo di essere laureato in Architettura, e fu sostituito da Roberto Morra. Di li a poco, nel 1976, i Silvesters uscirono di scena: con l’avvento dei “famigerati” DJ e con il ritorno del ballo liscio, vennero a mancare Ie condizioni per continuare, e con loro scomparvero molte orchestre e gruppi, lasciando un vuoto musicale ancor oggi non colmato.